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Lotto 577 - Asta numismatica «Cesare»
578
Roma, Vespasiano, Sesterzio, 71, AE (29,12g x 36mm); D/ IMP CAESAR VESPASIANVS AVG P M T P P P COS III; testa laureata. R/ CONCORDIA ... Leggi tutto
- BB+
Base d'asta:
2.200,00 EUR
Aggiudicazione:
2.200,00 EUR
Numero offerte:
1
Offerte
Stato lotto:
Asta chiusa
Descrizione
Roma, Vespasiano, Sesterzio, 71, AE (29,12g x 36mm); D/ IMP CAESAR VESPASIANVS AVG P M T P P P COS III; testa laureata. R/ CONCORDIA SENATVI; S C; il Senato che incorona Vespasiano. RIC 67 – Molto Raro – Nessun passaggio censito su CoinArchive; ritratto scelto e di ottimo stile; tondello ampio e regolare; perfettamente centrato; patina cuoio.
“Il senato, a conoscenza dei tragici eventi che avevano portato ad un continuo cambiamento di imperatori, premeva affinché ci fosse un princeps di età matura e ricoperto di gloria militare, la cui aura sarebbe stata utile ad assicurare la pace ai cittadini romani.” - (Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, VII, 4.1.65.).
Vespasiano, una volta salito al trono, si adoperò per ricostruire sulle rovine della Guerra Civile che portò Roma ad avere ben quattro imperatori in un solo anno. Il primo passo, fu quello di ingraziarsi il Senato, di modo da avere ampio spazio di manovra. Ammirevole come poi solamente due anni dopo riformò il Senato stesso, rimuovendo dalla carica i membri indegni e inadatti e assumendo nuovi personaggi abili e onesti, vedi Gneo Giulio Agricola; fece in modo, inoltre, di rendere più dipendente dall’Imperatore il Senato romano, influendo, appunto, sulla sua composizione.
“Il senato, a conoscenza dei tragici eventi che avevano portato ad un continuo cambiamento di imperatori, premeva affinché ci fosse un princeps di età matura e ricoperto di gloria militare, la cui aura sarebbe stata utile ad assicurare la pace ai cittadini romani.” - (Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, VII, 4.1.65.).
Vespasiano, una volta salito al trono, si adoperò per ricostruire sulle rovine della Guerra Civile che portò Roma ad avere ben quattro imperatori in un solo anno. Il primo passo, fu quello di ingraziarsi il Senato, di modo da avere ampio spazio di manovra. Ammirevole come poi solamente due anni dopo riformò il Senato stesso, rimuovendo dalla carica i membri indegni e inadatti e assumendo nuovi personaggi abili e onesti, vedi Gneo Giulio Agricola; fece in modo, inoltre, di rendere più dipendente dall’Imperatore il Senato romano, influendo, appunto, sulla sua composizione.
Grading/Stato: BB+
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